storia

Le prime notizie certe cominciano con una riunione tenutasi in casa di Ettore Minozzi il 26 maggio 1952 che facendo riferimento ad un incontro in data 15 ottobre 1951 tra i signori Gino Bersani, Agostino Piani, Pietro Cecchini, Ivania Brunello, ed il “Molto Reverendo Sacerdote” Don Romeo Govetti, cappellano di Torviscosa, durante il quale si erano “gettati i principi di una futura Associazione A.V.I.S. per la propaganda individuale e pubblica, facendo dire su Campo Sportivo durante le partite di calcio, le benemerenze dell’A.V.I.S., e facendo la stessa cosa sul giornaletto parrocchiale”.

            Allora il Parroco di Torviscosa era Don Francesco Pituello e Sindaco era il comm. Luigi Deluisa.

            Continua il verbale della riunione: “Oggi 26 maggio 1952, indiciamo la prima assemblea per procedere alla FONDAZIONE UFFICIALE DELLA SEZIONE AVIS DI TORVISCOSA”.

            Si ritiene, comunque, che in tale periodo a Torviscosa ci fosse già un certo numero di donatori iscritti all’AVIS.

            Il primo presidente della Sezione AVIS di Torviscosa, nominato in tale data dal consiglio di amministrazione, è Ettore Minozzi, mentre il consiglio è composto da Don Romeo Govetti, vice presidente, Gelsomino Saracino, segretario economo (maestro elementare molto noto all’epoca), Giuseppe Martellossi, Gino Bersani, consiglieri.

            Il giorno 2 dicembre 1952 si tiene L’assemblea Generale della costituita Sezione che conta 33 iscritti.

            Dopo un’ampia relazione nella quale si riconoscono i risultati dell’attività della sezione e il contributo sostanziale della S.A.I.C.I., la storica, grossa e ben nota azienda presente sul territorio che, oltre a sostenere economicamente e logisticamente l’iniziativa, concedeva ai dipendenti donatori, dopo la “conclusione delle trattative da parte di uno dei delegati”, per disposizione del “Vice Direttore della S.A.I.C.I., Ing. Brunetti”, “24 ore di riposo dopo l’ora della trasfusione”, e l’eventuale assistenza medica da parte dell’allora Medico Comunale Dott. Marcello Bertolissi, la cui funzione di principale intermediatore tra la direzione aziendale e l’associazione fu determinante per l’ottenimento della concessione.

            A quel tempo Comune e fabbrica erano strettamente collegati; si può affermare che erano un tutt’uno. Il sindaco, in quell’epoca, infatti, era normalmente persona indicata dalla direzione della fabbrica ed anche la nuova sezione AVIS a Torviscosa, per analogia aveva caratteristiche prettamente aziendali.

            Durante l’assemblea vengono nominati due nuovi consiglieri: Mario Angelini e Oscar Govetto, al quale viene attribuita la mansione di “segretario-economo”.

            Il 7 aprile 1953, durante una seduta del c.d.a., si prende atto della dimissioni da presidente di Ettore Minozzi, motivate da ragioni di salute. Minozzi, comunque, rimane sempre consigliere mentre l’incarico viene assunto da Mario Angelini che manterrà fino al 6 settembre 1954, data di nomina del nuovo presidente.

            Il 1° agosto 1954 si tiene l’assemblea generale per eleggere il nuovo consiglio che sarà formato da sette membri. Si deciderà anche la prima gita sociale a Spilimbergo, Meduno, San Daniele.

            Nei giorni 6 settembre e 13 ottobre1954, nel corso delle riunioni del c.d.a., allo scopo convocate, viene eletto il nuovo Presidente nella persona dell’Ing. Massimo Rosicarelli, il primo Vice Presidente Ettore Minozzi ed il secondo Vice Presidente Mario Angelini, seguiti dai consiglieri Don Romeo Govetti, con funzioni di segretario-cassiere, Gino Bersani, Rino De Fanti, Ferruccio Fabbris, Gelsomino Saracino, Tina Salati. Revisori dei conti, Giordano Aita, Guido Tessarin. Probiviri, Celso Ontani, Vittorio Ceron, Ivania Brunello.

Questo è, in sostanza il primo consiglio definitivo dell’AVIS a Torviscosa, anche se il neo eletto presidente già nella seduta del 13 ottobre consegna una lettera di dimissioni, ovviamente respinte.

Il 13 dicembre 1954 il c.d.a. riunito, tra le altre cose, nomina alcuni soci “onorari” ossia: il “Comm. Marinotti Cav. Del Lavoro Franco, Sig. Manfredini Prof. Luigi, Sig. Brunetti Ing. Dott. Alessandro. Al Comune di Torviscosa nella persona del Sindaco Deluisa Cav. Luigi”.

Questo fatto conferma la caratteristica decisamente aziendale della sezione AVIS, fatto che determinerà il futuro dei donatori di sangue di Torviscosa, come si vedrà in seguito.

Da ora in avanti le riunioni del c.d.a. saranno promosse e gestite dal vice Presidente Minozzi in quanto il presidente non si farà più vedere.

In particolare nella seduta del c.d.a. del 8 febbraio 1955 il presidente Rosicarelli non solo rimarca la sua decisione di lasciare la carica di presidente, ma addirittura esce dall’AVIS in aperta polemica con il Dr. Venturelli dell’AVIS regionale alludendo a “speculazioni fatte da parte dell’AVIS col sangue dei donatori” (si riferisce ad un caso personale).

Le dimissioni, finalmente, vengono accettate il 13 febbraio 1955 ed il posto di Rosicarelli, dirigente dell’azienda, troppo occupato per “tenere la carica con onore dati gli impegni con la SAICI”, viene coperto da Vittorio Ballarin di Cervignano del Friuli, in qualità di consigliere.

Nel frattempo gli iscritti sono cresciuti a 51 unità, compresi i soci di Sevegliano, (una frazione di Bagnaria Arsa) rappresentati da Egidio Gregoricchio.

Nella seduta del c.d.a. del 15 febbraio 1955 viene eletto presidente ancora Ettore Minozzi.

Il 19 marzo 1955 grande festa per la benedizione del labaro con la presenza del sindaco Luigi Deluisa, il rappresentante del centro provinciale Cav. Pezzali e da un rappresentante della SAICI, Rag. Gavirati. Il tutto offerto dalla SAICI, compreso il coro aziendale ed il pranzo.

Il 31 giugno 1955 è convocata un’assemblea. Si decide una gita a Cividale. Tutto spesato, come di consueto, dalla SAICI.

Il 29 luglio 1956 è convocata l’assemblea generale per le votazioni ed il rinnovo delle cariche. Sono eletti: Ettore Minozzi Valdo Pagani, Mario Angelini, Celso Ontani, Don Romeo Govetti, Gino Bersani e LuigiTirelli.

Il giorno 1 agosto 1956 il c.d.a. riunito riconferma presidente Ettore Minozzi, primo vice Valdo Pagani, secondo vice Don Romeo Govetti, consigliere e rappresentante sezione AVIS di Torviscosa presso il Centro Provinciale, Gino Bersani.

Revisori dei conti: Emerio Merlo, Guido Tessarin, Giordano Aita. Probiviri: Ivania Brunello (infermiera di fabbrica), Oliviero Candotti, Novello Salati.

Il 29 agosto 1956, viene indetta un’assemblea autocelebrativa (gli aderenti alla sezione sono ormai 80) dal vago contenuto polemico verso gli altri presidenti, del più volte riconfermato presidente Ettore Minozzi.

C.d.a. del 11 luglio 1957. Il presidente riferisce che nel Consiglio Provinciale di Udine si comincia a parlare del ”Pagamento da parte dei datori di lavoro, delle ore di assenza per trasfusioni, dei loro dipendenti”, dello “invio di un medico d’ispezione in centri trasfusionali poco igienici”, di “verifica dei bilanci di varie sezioni”, di “decisione di non sottostare più alle imposizioni di Milano (AVIS) e di non inviare più soldi”, che”qualunque iniziativa delle sezioni (balli, pesche di beneficenza ecc. ecc.) deve essere approvata dal centro AVIS Provinciale”. Come si può notare sta cambiando qualcosa tra centri e periferie.

Nel c.d.a. del 2 settembre 1957 si annuncia che il “labaro della sezione sarà decorato con medaglia d’oro” durante la celebrazione del Congresso regionale AVIS di Sacile.

Nella relazione del c.d.a. del 4 dicembre 1957 si annuncia la visita a Torviscosa del Presidente Provinciale AVIS Cav. Giovanni Faleschini accompagnato dal primario del centro trasfusionale Dr. Venturelli e dal sacerdote prof. don Antonio Volpe; quest’ultimo, in seguito, sarà protagonista di un’iniziativa molto importante per la storia dei donatori Friulani.

Assemblea a Sevegliano il 22.12.1957 con la presenza del sindaco di Bagnaria Arsa, Cav. Nicodemo Vidal, allo scopo di placare alcune proteste da parte degli iscritti di tale frazione.

Nella seduta del c.d.a. del 11.2.1958 si riferisce che nell’assemblea di Udine (provinciale), visto il fallimento della missione a Milano del Presidente Provinciale, Cav. Giovanni Faleschini intesa a “comporre la vertenza” con L’AVIS nazionale, si decide il “distacco” dalla stessa, cioè di “formare legalmente l’AVIS friulana e poi, al caso, faremo un’adesione da pari a pari con la Nazionale”.

Il 5 ottobre 1958 si tiene l’assemblea generale per il rinnovo delle cariche. Il numero degli iscritti alla sezione di Torviscosa è salito a 154 donatori. Tra le novità emerge la decisione di portare da due a tre anni la durata de mandato elettorale del consiglio. E’ degno di nota il saluto agli emigranti da parte del presidente. Vi sono donatori iscritti alla sezione di Torviscosa che donano all’estero. Li citiamo: “Ercole Candotti in Inghilterra, Noemi Veronesi in Nuova Zelanda, Vittorio Ballarin in Germania, i fratelli Treleani in Francia, I fratelli Minozzi in Venezuela, ed altri in Africa del sud.”

L’assemblea elegge i nuovi consiglieri: Ettore Minozzi, Waldo Pagani, Mario Angelini, Ivania Brunello, Antonio Pietro Vaccari, Celso Ontani, Don Romeo Govetti.

I nuovi probiviri: Benito Marin, Emilio Bignolin, Ermanno Rosso.

I nuovi revisori dei conti: Amerio Merlo, Germano Polentarutti, Daniele Milocco.

Nella seduta del c.d.a. del 21.10.1958 viene riconfermato Minozzi presidente, primo vice presidente Pagani, secondo “la signorina” Ivana Brunello.

Nella stessa seduta si conferma “il distacco” dell’AVIS provinciale da nazionale.

La faccenda del distacco che da circa un anno tiene banco in tutte le riunioni, non è però cosi semplice e privo di conseguenze. Cito delle frasi tratte dal verbale della seduta del 20 febbraio 1959 che riferisce la relazione del presidente: “Da circa un anno …..tra l’AVIS provinciale di Udine e l’AVIS nazionale i rapporti erano diventati tesi, per ragioni sia di interesse, sia di indole morale”.

Il presidente continua: ”Credevo…che il distacco, se distacco doveva esserci, doveva farsi di comune accordo, riunendo l’assemblea generale a Udine e portando le prove della malafede della nazionale. Tanto è vero che nella seduta del 2 ottobre si era deciso di seguire…le decisioni di Udine. Senonchè, invitato alla seduta straordinaria di consiglio del 29 ottobre mi trovai davanti quanto segue…….che i consiglieri Don Volpe e Colpi erano dimissionari e che il 22 ottobre, (1958), alla presenza dell’avvocato e di un notaio, avevano creata la nuova Associazione Friulana Datori di Sangue a cui avevano aderito circa 50 iscritti.”

Il 22 febbraio 1959 si scioglie il c.d.a. dell’AVIS provinciale

La nuova associazione, per la sezione di Torviscosa, e non solo, è come un fulmine a ciel sereno. Non si contano le proteste indignate per questa iniziativa prese da pochi senza il parere di tutti, ma già con l’assemblea generale del 2 marzo 1959 si comincia ad affermare che “se i convenuti (all’assemblea) si sentono proprio di restare nell’AVIS nazionale, bene. Se qualcuno …… avrebbe piacere di andare nella Friulana, vada pure…..”

Si vota, a busta chiusa per l’elezione del nuovo consiglio della sezione AVIS di Torviscosa.

Il 6 marzo si riunisce il gruppo scrutatori e “osservatori” (procedura alquanto inconsueta) per lo scrutinio.

Risultano eletti: Ettore Minozzi presidente, Ivania Brunello vice, consiglieri Attilio Sabot, Guido Tessarin, Angiolino Zambelli, Antonio Cragnolini, Irma Mauro.

Nel frattempo alcuni iscritti sono passati alla neo costituita AFDS.

Nella seduta del consiglio del 18 marzo 1959 si aprono le porte alla nuova AFDS. Mentre si constata che 24 soci sono passati all’AFDS costituendo, di fatto, una sezione, si propone di versare, alla stessa, metà del fondo cassa della sezione AVIS di Torviscosa, £. 80.010, ed inoltre “propone anche di offrire alla neoeletta A.F.D.S. di Torviscosa i locali in caso ne avessero bisogno. Propone, infine che se la suddetta AFDS volesse affiggere la sua targa vicino alla nostra, questo sarebbe un segno della fratellanza che creerebbe reciprocamente.”.

Della nuova sezione AFDS di Torviscosa non abbiamo notizie. Non vi sono, per ovvi motivi, documentazioni nel nostro archivio e chi ce le potrebbe, forse, fornire ormai non c’è più.

Come si può ben notare i destini dell’AVIS a Torviscosa sono ormai segnati.

Il consiglio riunito il giorno 11 maggio 1959 rileva che la proposta del c.d.a. del 18 marzo di dividere il fondo cassa non ha avuto riscontro da alcuno della presidenza nazionale e provinciale, malgrado ne fossero informati il presidente provvisorio AFDS Don Antonio Volpe, i reggenti dell’AVIS, il Dott. Venturelli e il Cav. Faleschini.

Decide pertanto “che il patrimonio della sezione AVIS di Torviscosa rimanga alla sezione stessa, in quanto i donatori usciti debbono ritenersi dimissionari dall’AVIS”.

La proposta di collaborazione AVIS/AFDS è pertanto fallita.

Il 31 maggio 1959 si riunisce a Casarsa, convocato dal commissario straordinario Aldo Fabbro, il gruppo competente per la costituzione di un nuovo consiglio provinciale AVIS per la provincia di Udine. Assente il sessantanovenne Minozzi, (è nato il 17 luglio 1890) ricoverato in ospedale perché colpito da infarto il 1° aprile, provocato, a suo dire, “dal dispiacere di vedere la bella Sezione di Torviscosa andare a rotoli”. Resterà indisposto fino a luglio.

Tra gli eletti Minozzi figura come vice presidente.

In questo periodo si evidenzia chiaramente la tensione tra la neo costituita “Friulana”, (l’AFDS), e l’AVIS provinciale e locale. Anche il comune di Torviscosa sospende i contributi alla sezione locale. Il 30 luglio Minozzi scrive alle poste di Torviscosa di distinguere assolutamente la corrispondenza destinata all’AVIS da quella indirizzata all’AFDS.

Le vicissitudini, data la caratteristica totalmente aziendale, della sezione AVIS di Torviscosa, non potevano essere ignorate dalla SAICI che, per voce dell’amministratore delegato Franco Marinotti, alla presenza dei suoi collaboratori, impartiva chiare disposizioni intese a sostenere la sezione AVIS in tutti modi, sovvenzionando gite e premi per i donatori. Dalla sua cassa privata l’amministratore delegato elargisce 500.000 lire e afferma di non volere assolutamente due associazioni a Torviscosa e ordina ai suoi dirigenti di fare opera di “persuasione” presso i dipendenti affinché “ritornino a far parte della loro associazione primiera A.V.I.S., e al più presto”.

Il 4 agosto, su richiesta dello “storico” capo del personale, avvocato Umberto Noce, Minozzi compila una precisa lista dei 43 “buoni”, iscritti all’AVIS e dei 63 “cattivi” iscritti all’AFDS.

Vi sono in questo periodo avvisaglie di ripensamenti da parte della SAICI che probabilmente nota la crescita “politica” della “Friulana”. Anche per un telegramma ricevuto da Marinotti da parte della stessa, che riporto: “Diffidiamo continuare opera di pressione su donatori della Friulana per passaggio A.V.I.S. Contrariamente facendo inizieremo campagna diffusione stampa. Firmato Faleschini Giovanni”.

Per inciso, l’AVIS definiva l’AFDS di ispirazione “comunista”.

Al mese di agosto a Torviscosa risulta la presenza di una sezione AFDS presieduta da Marin Benito che certamente non poteva essere definito “comunista”. Se lo fosse stato non avrebbe avuto molto spazio all’interno della SAICI per creare una sezione AFDS, forse non sarebbe neanche stato un dipendente.

Da questo momento per i donatori di sangue di Torviscosa inizia un nuovo percorso.

Il 31 agosto 1959 Minozzi manifesta la sua volontà di dare le dimissioni da consigliere provinciale AVIS, che al momento sono respinte.

In gennaio 1960 a Torviscosa risultano iscritti 33 donatori all’AVIS e 94 all’AFDS. Si vocifera che gli iscritti all’AVIS temano conseguenze da parte della SAICI in caso di passaggio all’AFDS.

Il 6 febbraio Minozzi rassegna irrevocabilmente le dimissioni da consigliere provinciale AVIS.

Alla sezione di Torviscosa, oltre al comune di Cervignano del Friuli, che partecipava con 10.000 lire al bilancio della stessa, aderiva anche la Montecatini, la famosa fabbrica di San Giorgio di Nogaro, che continuava a produrre iscritti: tre in febbraio.

Il consiglio di amministrazione del 18 maggio 1960, composto da Minozzi presidente, Ivana Brunello Vice, i consiglieri: Guido Tessarin, Attilio Sabot, Ferruccio Corte, Francesco Cragnolini, Giordano Aita ed i revisori: Ermanno Rosso, Clara Candussio, prende atto che Don Romeo Govetti è diventato parroco di Ciconicco e, pertanto ivi trasferito, mentre il c.d.a. dell’11 luglio 1960, l’ultimo nella storia della sezione AVIS di Torviscosa, prende atto che Don Antonio Marcolin di Sant’Odorico al Tagliamento è il nuovo parroco di Torviscosa.

Relativamente ai rapporti con l’AFDS in particolare, ma anche all’interno dell’AVIS stessa, tra Pordenone, Udine ed il Nazionale, non sono sicuramente idilliaci. Riporto lo stralcio di una frase tratta da una lettera inviata da Torviscosa a tutta la dirigenza AVIS: ”…..noi abbiamo preso una posizione di fronte alla friulana, la parte dell’AVIS nazionale promettendo di lottare, di combattere per il trionfo di detta associazione contro i raggiri nauseanti della friulana.....”. Peggio di così…!

Intanto l’AFDS cresce sempre di più sotto ogni aspetto e la sezione di Torviscosa, siamo in luglio del 1960, presieduta da Benito Marin, da tempo operativa, organizza gite ed attività, con grande disappunto di Ettore Minozzi.

Nel consiglio direttivo della sezione AFDS di Torviscosa, nel mese di settembre 1960 vi sono: Marin Benito Presidente, Waldo Pagani Vicepresidente, Arrigo Bertossi Segretario, Celso Ontani Consigliere.

Il 13 settembre, con il placet della direzione SAICI, il presidente AVIS manda una lettera chilometrica, un pò minacciosa ed un pò sentimentale, proponendo sostanzialmente una fusione tra le associazioni, senza alcun risultato.

Il 15 novembre, però, vi è un cenno, in una nota indirizzata ad un dirigente della SAICI (Rag. Zuccardi Merli) che afferma: “…per ora noi due, io (Minozzi) e il sig. Marin ci siamo messi d’accordo per la creazione di una sola Associazione, che sia il vanto di Torviscosa e della S.A.I.C.I.”

Contemporaneamente Marin e Pagani si recano dallo stesso Zuccardi con analoga proposta.

Si intuisce che l’iniziativa, contemporanea, con molta probabilità, è stata suggerita dalla direzione SAICI. Entrambi AVIS e AFDS locali, evidentemente, vogliono essere i principali autori della proposta.

Marin, però, chiede che le due associazioni di Torviscosa diano le dimissioni rispettivamente dall’AFDS e dall’AVIS, che si crei un’associazione autonoma ed indipendente con il nome “ASSOCIAZIONE DONATORI DI SANGUE DI TORVISCOSA” e che tale associazione non aderisca “ad associazioni affini regionali, né ad associazioni affini nazionali” cambiando, pertanto totalmente, simboli, labari, distintivi ecc.

L’AVIS invece vorrebbe che tale nuova associazione si ispirasse all’AVIS nazionale.

Si tengono, pertanto, riunioni di c.d.a. da entrambe le parti, con discussioni e contrarietà. Si auspica un arbitrato da parte della SAICI. “Il consiglio (AVIS).....è contrario alla soluzione proposta dal sig. Marin, ma se il desiderio della direzione per una pacificazione fosse di accettare, tutti noi si rispetterebbe tale desiderio”.

In una nota di fine novembre 1960 la sezione AFDS di Torviscosa, stabilito che la direzione SAICI è favorevole all’iniziativa, propone di creare un direttivo paritario, senza elezioni per due anni, con i consiglieri delle due associazioni. Presidente dovrà essere Ettore Minozzi in considerazione dei suoi meriti e soprattutto perché persona gradita alla direzione SAICI, in particolare al suo presidente Franco Marinotti.

Anche l’AFDS provinciale è d’accordo, con una lettera del 9 dicembre 1960, per la creazione di un gruppo indipendente che, a cose fatte, dovrà però federarsi, come farà Udine, con la FIDAS di Torino (definita allora: Federazione delle Associazioni Indipendenti).

Di questo l’AFDS provinciale aveva discusso con il Rag. Zuccardi della SAICI che, chiaramente, aveva, allora, una grossa influenza sul territorio non solo di Torviscosa, in grado, pertanto di incidere in modo determinante sulle scelte.

In dicembre continua, soprattutto da parte di Minozzi, sia pur in toni moderati, la mai sopita polemica tra AVIS e AFDS locale.

Il 22 gennaio 1961 si svolge l’assemblea per il rinnovo del consiglio della sezione AVIS; e durante la riunione di c.d.a. del 24 gennaio risultano eletti: presidente Guido Tessarin, vice presidente Ettore Minozzi ed Ermanno Rosso, consiglieri: Ferdinando Fasan, Emilio Bignolin, Angiolino Zambelli, Luigi Zannier.

Nei mesi seguenti i contrasti e le accuse reciproche tra ’l’AVIS locale, provinciale e nazionale, al loro interno, sono molto frequenti. Si accusano reciprocamente, tra le altre cose, di “non aver fatto niente di fronte al dilagare della marea friulana”. Nel frattempo l’AFDS acquista sempre più popolarità ed adesioni mentre i dirigenti dell’AVIS non si rassegnano a questo momento di cambiamento.

In fondo è la conferma che si stanno creando, sostanzialmente, i presupposti per il nuovo G.A.D.A.S.

Una nota simpatica ma significativa; il presidente provinciale AVIS, Aldo Fabbro, invita Minozzi alla riunione provinciale del 30 luglio 1961 concludendo la missiva con questi termini: “vieni, ti attendo per “il Canto del Cigno”.

Il 17 dicembre 1961 si inaugura il nuovo centro trasfusionale dell’ospedale di Palmanova.

I locali sono stati allestiti dall’ospedale e le attrezzature sono state fornite dall’AVIS nazionale. Molte di attrezzature, al momento dell’inaugurazione, risultano mancanti.

Il 13 maggio 1962, su richiesta di 18 donatori, si costituisce la sottosezione AVIS di Castions delle Mura, frazione di Bagnarla Arsa, con il benestare del direttivo locale e provinciale.

Nel mese di ottobre1962 il direttore della SAICI, Dr. Guido Becich, chiede all’AVIS locale i due statuti AVIS e AFDS perchè è intenzione della società stessa riunire “sotto un solo simbolo le due associazioni consorelle, come desiderio del direttore e del signor presidente”.

Con questa iniziativa la SAICI rileva sostanzialmente la situazione dalla gestione delle due sezioni e per i donatori di sangue di Torviscosa inizia un nuovo percorso.

Prova ne sia che il 18 dicembre 1962, presso lo studio del notaio Nicolò Quarantotto, in Cervignano del Friuli, viene firmato l’”Atto costitutivo di Associazione” di “una associazione denominata “G.A.D.A.S.-Gruppo Autonomo Donatori Aziendali del Sangue” .. l’associazione ha sede in Torviscosa, per ora, in Piazza del Popolo, nel Palazzo Comunale.”

Allegato all’atto vi è lo Statuto dell’Associazione che è ”registrato a Cervignano il 4 gennaio 1963- al N. 426, Vol. 26- Atti Pubblici-Esatte Lire 2.410-(duemilaquattrocentodieci).-Il Procuratore (L.S.) F.to Manlio Garofano”.

Firmatari dell’Atto costituivo sono i signori: Valdo Pagani, Benito Marin, Alcide Caissutti, Ezio Di Marco, Oliviero Candotti, Guido Tessarin, Ettore Minozzi, Vittorio Ballarin, Silvio Fogar, Oreste Croatto.

Come si può ben notare i due gruppi (AVIS e AFDS) si sono “fraternamente” riuniti grazie all’intermediazione della SAICI.

L’atto, al punto 5, afferma, peraltro che “In deroga alle norme statutarie il Consiglio Direttivo della Associazione per il primo triennio, e cioè fino al 31 dicembre 1965, viene così costituito; dai signori Marin Benito, quale Presidente; e quali Consiglieri Pagani Valdo, Tessarin Guido, Di Marco Ezio, Ballarin Vittorio; Caissutti Alcide, Croatto Oreste”.

Come si può rilevare Minozzi, Candotti e Fogar non ci sono.

Su istanza del Presidente Marin, il “Ministero della Sanità tramite l’Ufficio del Medico Provinciale di Udine” emana il decreto N. 168/San, datato 30 gennaio 1963, ai sensi del D.M. 13.12.1937, che recita: “È autorizzata la costituzione della “Associazione Gruppo Autonomo Donatori Aziendali del Sangue G.A.D.A.S.” con sede in Torviscosa (Udine) con compiti limitati all’ambito provinciale. Firmato dal medico provinciale Dr. Balistreri.”

Da questo momento i Donatori di Sangue di Torviscosa sono completamente autonomi, legalmente costituiti in associazione.

Il 31 marzo 1963 si tiene la prima assemblea generale del GADAS per eleggere il “consiglio definitivo al posto di quello provvisorio”

In questa occasione compare, in qualità di scrutatore del seggio, la persona di “D’Alì Giuseppe” che avrà, in futuro un ruolo molto importante per l’associazione.

Il consiglio eletto, in data 3 aprile, nomina presidente Waldo Pagani, vice presidente Guido Tessarin, consiglieri Girolamo Del Bianco, Luigi Molinari, Paolo Tomba, Ottorino Tomba, Paolo Venturelli. Funge da segretario Ettore Minozzi.

La sede del GADAS è in piazza del Popolo nel fabbricato del Municipio.

Il percorso del GADAS prosegue con l’ordinarietà, senza intralci o contrapposizioni, unici avvenimenti degni di nota sono che Il medico Giuliano Callegari entra, il 11 settembre 1963, su richiesta del presidente, a far parte del consiglio del GADAS, e la celebrazione, il 3 novembre 1963, del congresso con premiazioni (non vi sono medaglie d’oro ma quattro d’argento e sette di bronzo) e la benedizione del labaro alla presenza di Franco Marinotti, madrina d’eccezione la moglie, Tina Marinotti.

Nel 1964 sono operativi in Regione cinque Gruppi Autonomi, che periodicamente si riuniscono, ultima riunione tenuta il 25 settembre 1964 presso l’hotel Cristallo a Udine, per dibattere problemi ed iniziative comuni. C’è l’A.F.D.S. di Udine, con presidente Giovanni Faleschini, l’A.D.S. di Trieste con Ernesto Vollari, l’A.D.V.S.G. di Gorizia con Remo Uria Mulloni, l’A.D.V.S. di Monfalcone con Alessandro Buoro e Torviscosa con Waldo Pagani.

Il GADAS celebra il congresso il 25 ottobre 1964. Sono premiati con fronda d’oro Ettore Minozzi, con medaglia d’oro Oliviero Candotti, sei donatori con medaglia d’argento e otto con medaglia di bronzo.

Ci sono le basi per la costituzione della “Federazione delle Associazioni Donatori Volontari di Sangue della Regione.”

In questa riunione del 25 settembre, riferisce Pagani il 7 ottobre 1964 al consiglio direttivo del GADAS, si è illustrato lo statuto costitutivo della eventuale Federazione, che sarà ulteriormente esaminato a Monfalcone.

Per tale riunione, Pagani chiede il mandato per un’eventuale iscrizione alla Federazione Regionale, spiegando, inoltre, che non c’è la volontà di iscriversi alla già costituita FIDAS di Torino.

Per inciso, nel 1959 il Cav. Giovanni Faleschini, che era subentrato a don Antonio Volpe nella presidenza dell’AFDS, assieme ad altri quattro presidenti, avevano costituito a Torino la FIDAS nazionale. L’affermazione di Pagani, pertanto, rende un po’ perplessi

 

Il 13 dicembre 1964 presso il notaio Nicolò Scampicchio, a Monfalcone, si costituisce ufficialmente la Federazione Regionale con la firma dei cinque Presidenti dei Gruppi.

Nella seduta di consiglio del GADAS del 3 febbraio 1965, Pagani annuncia la costituzione della Federazione cha finalmente ha raggiunto l’unanimità dei consensi da parte dei vari Gruppi ed invita i convenuti ad eleggere tre membri che dovranno far parte del Consiglio Regionale.

Sono eletti Waldo Pagani rappresentante del GADAS nel Consiglio Regionale, Guido Tessarin nel Collegio dei Sindaci, Paolo Tomba nel Collegio dei Probiviri.

Il 17 giugno 1965 si riuniscono i componenti il nuovo consiglio direttivo della Federazione per l’attribuzione delle cariche.

Sono eletti: Presidente Giovanni Faleschini, dell’AFDS di Udine e sindaco di Osoppo, Vicepresidente Alessandro Buoro dell’ADVS di Monfalcone, Vicepresidente Giuseppe Tendella dell’ADS di Trieste, Tesoriere Luciano Michieli dell’A.D.V.S.G. di Gorizia, Consiglieri Waldo Pagani del GADAS, Evaristo Cominotto dell’AFDS di Pordenone, Danilo Ambrosio dell’AFDS di Latisana, Segretario Arturo Pezzali dell’AFDS di Udine. Il collegio sindacale è composto da: Presidente Alfieri Vittorio di Trieste, membri Armando Lecconi di Monfalcone, Romano Franceschinis di Udine, Andrea Arbuian di Gorizia, Guido Tessarin di Torviscosa. Il collegio dei probiviri invece è composto da: presidente Vittorio Zago di Trieste, Paolo Tomba di Torviscosa, Gino Sorizzai di Udine e Narciso Lonzar di Monfalcone.

Il terzo congresso il GADAS (che ormai conta circa 220 iscritti e l’AFDS circa 9.300) lo celebra il 14 novembre 1965. Questa volta non ci sono medaglie d’oro ma quattro d’argento e otto di bronzo.

In questo periodo, anni 65/66 si sono costituite le sezioni AFDS di San Giorgio di Nogaro, Bagnarla Arsa, Sevegliano e Cervignano del Friuli, staccandosi conseguentemente dal GADAS.

Il 17 aprile 1966 si tiene l’assemblea generale per il rinnovo del consiglio del GADAS.

Qualche piccola divergenza di vedute tra il segretario Minozzi ed il presidente Pagani inducono quest’ultimo a non ricandidarsi.

Tra gli eletti, durante la seduta del nuovo c.d.a il 21 aprile 1966, sono assegnate le cariche sociali con il seguente risultato: presidente Luigi Francescato, vicepresidente Guido Tessarin, consiglieri: D’Alì Giuseppe, Attilio Baldin, Ernesto Baldin, Ferdinando Fasan e Paolo Venturelli. Probiviri e rappresentanti esterni: Ennio Selva, Vittorio Del Bianco, Emerio Merlo. Sindaci: Girolamo Del Bianco, Paolo Tomba.

Si prepara il quarto congresso che si terrà il 23 ottobre 1966. Saranno premiati con medaglia d’oro Nestore Baldin e Mario Mariuzzi, quattro donatori con l’argento e sette con il bronzo.

Il 21 ottobre ci sarà a Torviscosa la visita del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, ed una rappresentanza del GADAS parteciperà al ricevimento.

Franco Marinotti non parteciperà a questi avvenimenti perché indisposto. Il 20 novembre cesserà il suo percorso terreno. Sarà sepolto a Vittorio Veneto, sua città natale.

Il 1967 è l’anno in cui viene emanata la “legge sulla raccolta – conservazione e distribuzione del sangue umano”, pubblicata sulla G.U. 189 del 29 luglio, legge 13 luglio 1967, n° 584, accolta con grande favore dal mondo dei donatori, in particolare il successivo D.M. dell’otto aprile 1968 che attua il “riconoscimento al donatore del diritto ad una giornata di riposo ed alla corresponsione della retribuzione”. Va doverosamente ricordato che la SAICI, nel 1952, era stata un’antesignana di tale iniziativa.

Il presidente in carica Luigi Francescato, con lettera del 27 luglio 1967, rassegna le sue dimissioni motivate da impegni di lavoro.

Il consiglio GADAS si riunisce il 28 agosto e riassegna le cariche nominando: presidente Giuseppe D’Alì, vice Guido Tessarin, consiglieri Vittorio Del Bianco, Ennio Selva, Ferdinando Fasan, Ernesto Baldin, Paolo Venturelli, Emerio Merlo.

Il 2 novembre si celebra il quinto congresso premiando con medaglia d’oro Vittorio Ballarin e Luciano Barichello, con medaglia d’argento cinque donatori e sette con medaglia di bronzo.

Nel 1968 non si tiene la celebrazione del congresso annuale ed anche le attività del GADAS sono inspiegabilmente ridotte.

Il 1969 registra una seduta del consiglio del 20 agosto e l’assemblea generale il 21 settembre per l’elezione del nuovo consiglio direttivo ed in seguito a questo, il 29 settembre sono assegnate le cariche: presidente è riconfermato Giuseppe D’Alì, vice Olivo Valerio, segretario Ennio Selva, consiglieri Aldo Tessarin, Gianfranco De Zottis, Ernesto Baldin, Vittorio Del Bianco, Venturelli Paolo. Sindaci Ennio Malisan e Basilio Baron, probiviri Ferdinando Fasan e Fulvio Turchetti.

Il sesto congresso si svolge il 14 dicembre. Sono premiati con medaglia d’oro Silvio Fogar, Guido Tirelli e Waldo Pagani, con medaglia d’argento otto donatori e con il bronzo dieci.

D’Alì nel frattempo è nominato anche consigliere, per il quadriennio 1969-1973 della FIDAS Regionale.

Il 1970 celebra, di fatto, il sesto congresso organizzando il 9 maggio una cena sociale a Gaio di Spilimbergo ed il 31 ottobre un’altra a Flumignano. Non risultano premiati. In effetti, il presidente, nell’invitare, con una nota circolare, i donatori a una maggior frequenza nelle donazioni, (pur avendone registrate 385), afferma che “il numero dei donatori da premiare è alquanto limitato ed inoltre non abbiamo alla data odierna (il 30 settembre) nessuna medaglia d’oro” e pertanto dichiara che “quest’anno non si terrà il congresso GADAS”. A Torviscosa, nel frattempo, dal 30 giugno, il nuovo sindaco è l’ing. Tristano Spaggiari, dirigente della SAICI.

Nel 1971, il 31 ottobre, si celebra il settimo congresso, sempre a spese “tutto compreso” della SAICI, assieme ad un piccolo contributo regionale ed ai rimborsi di legge relativi alle donazioni, durante il quale sono premiati con medaglia d’oro Vittorio Del Bianco, Guerrino Pevere, Ferruccio Fabris, Giacinto Pradal. Il segretario in carica del GADAS, per la verità, non è molto prolisso in fatto di verbalizzazioni di riunioni ed esposizione dell’operatività del Gruppo, rendendo alquanto difficile la ricostruzione storica di questo periodo, anche se lo stesso progredisce in fatto di iscritti e di donazioni. Si rileva la richiesta di iscrizione del GADAS al registro delle persone giuridiche dl tribunale di Udine.

Anno 1972, Ordinaria amministrazione con solita cena sociale a Gaio di Spilimbergo. Si celebra l’ottavo congresso il 29 ottobre, dopo aver raggiunto il traguardo delle 514 donazioni. Sono conferite una fronda d’oro, una medaglia d’oro, cinque d’argento, due di bronzo, ma non conosciamo i nominativi dei premiati. Quest’anno scadono le cariche sociali e pertanto il 2 dicembre si tengono le elezioni per il rinnovo del consiglio. Il 6 dicembre il nuovo esecutivo distribuisce le cariche: presidente Giuseppe d’Alì, vice Olivo Valerio, consiglieri: Gianfranco De Zottis, Aldo Tessarin, Basilio Baron, Alessandro Baronchelli, Paolo Venturelli, sindaci: Rino Merlo, Paolo Tomba, probiviri: Arrigo Bertossi, Flaviano Sguassero.

1973. Cena sociale il 20 giugno a San Vito al Torre. Il 28 ottobre si celebra il nono congresso. Anche quest’anno sono premiati quattro donatori con medaglia d’oro, sei con argento e dodici di bronzo, ma non sappiamo i loro nomi. Nulla di nuovo oltre la normale attività.

1974. Il decimo congresso si celebra il 27 ottobre. Sono premiati: con medaglia d’oro Rosa Boldarin (la prima donatrice del Gruppo che raggiunge tale traguardo) e Paolo Venturelli. Vengono premiati anche cinque donatori con medaglia d’argento e tre di bronzo.

Consueta cena sociale a Gaio di Spilimbergo il 21 giugno.

Il 2 febbraio l’AFDS di Udine, presidente Giovanni Faleschini, a causa di contrasti relativi a mancate approvazioni di iniziative proposte dalla stessa in seno alla FIDAS, presidente Alessandro Buoro, di disaccordi sul nuovo statuto della federazione ed altro, rilevando che l’AFDS rappresenta “la maggioranza assoluta” delle federate (questo particolare condizionerà sempre il percorso della FIDAS regionale), rassegna le dimissioni dalla stessa.

1975. L’undicesimo congresso si celebra il giorno 26 ottobre. Numerosi i premiati con medaglia d’oro: Teresa Biasin, Girolamo Del Bianco, Fulvio Turchetti, Antonio Marcuzzi, Giovanni Normanni, Irene Baldin, seguono una medaglia d’argento e nove di bronzo.

Quest’anno scade il consiglio in carica, pertanto il 6 dicembre vengono indette nuove elezioni ed il 9 dello stesso mese, il nuovo direttivo assegna le cariche: presidente riconfermato Giuseppe D’Alì, vice Olivo Valerio, consiglieri Basilio Baron, Baronchelli Alessandro, Gianfranco De Zottis, Aldo Tessarin, Paolo Venturelli. In sostanza tutti riconfermati. Sindaci: Angelo Bressan, Adriano Romanese, probiviri Ottelio Gransinigh, Arrigo Bertossi. Confermato segretario Ennio Selva. Dal 27 giugno a Torviscosa c’è un nuovo sindaco, Edi Beltramini, per la prima volta nella storia del Comune, non “aziendale”.

1976. Dodicesimo congresso il 31 ottobre. Si celebra ancora presso il teatro aziendale.

            Premiati con medaglie d’oro: Cirillo Lollis, Armando Tuniz, Ottorino Tomba, sei medaglie d’argento, cinque di bronzo. Questo è l’anno del terremoto in Friuli e la cerimonia si svolge in “formato ridotto”. L’ospedale civile di Palmanova, per voce del dr: Renato Bergamasco, presidente dello stesso, ringrazia “con vivo compiacimento” i donatori “per la disponibilità e la prontezza offerta al loro ospedale in occasione del terremoto che ha gravemente colpito il nostro Friuli”. Aggiunge: “La disponibilità è stata così grande, che alla maggioranza si è dovuto negare la soddisfazione di attuare la propria donazione.”. Il Friuli si dimostra sempre oltremodo generoso.

La Carnica Donatori di Sangue di Paluzza, con il suo vulcanico presidente Giuseppe Durli, piccola, tuttora, ma assolutamente indipendente e restia ad ogni forma di aggregazione di tipo federativo, promuove iniziative anche con i vicini confinanti austriaci.

Intanto l’ospedale civile di Udine ottempera le disposizioni del Consorzio Provinciale Antitubercolare invitando perentoriamente tutti i donatori a recarsi presso l’Unità Schermografica Mobile per la consueta visita ai polmoni, il solito bombardamento di raggi X.

1977. Il GADAS è ancora aziendale, con qualche riserva. Quest’anno una nuova iniziativa consistente in una festa presso i “laghetti dell’agenzia n°1”, gestiti dallo “SNIA CLUB, sezione pesca”, un’associazione ricreativa/sportiva aziendale, è realizzata con l’aiuto della SAICI per realizzare un tendone provvisorio. Il resto è fatto con i volontari ed il contributo economico dei partecipanti. Il tredicesimo congresso si tiene il tredici novembre e premia con medaglia d’oro Marino Zamaro, Gastone Scolz e Attilio Snidero, sono conferite, inoltre tre medaglie d’argento e tredici di bronzo.

1978. Si ripete l’iniziativa dei “laghetti” con pieno successo. Il quattordicesimo congresso si tiene il 31 ottobre, messa celebrata dal nuovo parroco di Torviscosa, Don Armando Bassi di Tissano (anche lui sarà donatore di sangue iscritto all’associazione), sempre presso la mensa aziendale, premiando con medaglia d’oro Ernesto Baldin, Emerio Merlo, Americo Franco, Vittorio Revelant, Paolo Tomba, Achille Tomba, e conferendo cinque medaglie d’argento e sei di bronzo.

Il consiglio direttivo è scaduto e le votazioni per il suo rinnovo si tengono il giorno 16 dicembre ed il 4 gennaio del 1979, il consiglio eletto, riconferma il presidente ed il vice presidente, D’Alì e Valerio, il segretario Selva, i consiglieri Baron, De Zottis, Venturelli e Tessarin. New entry Donatella Airoldi, finalmente un po’ di rosa nel consiglio. Sindaci: Piergiorgio Cantarutti, Ottelio Gransinigh, probiviri: Adriano Romanese, Giuliano Vrech.

1979. Nulla di rilevante durante quest’anno. Stesse iniziative del precedente, compresi i “laghetti” e quindicesimo congresso il 28 ottobre. Premiati, ben sette donatori con medaglia d’oro: Bernardino Letta, Ottavina Lollis, Luigi Mauro, Luigi Nonis, Angelo Pelos, Antonio Revelant, Flaviano Sguassero. Sono consegnate anche dieci medaglie d’argento e quattordici di bronzo.

Il GADAS contribuisce, in giugno, agli aiuti per i terremotati del Montenegro.

1980. E’ l’anno in cui si comincia a parlare della “citoferesi da donatore volontario”, problema “particolarmente impegnativo che certamente ha creato e crea notevoli perplessità sia tra i dirigenti delle associazioni che tra i donatori stessi” (notiziario FIDAS del gennaio di quest’anno. Il sedicesimo congresso, dopo i consueti “laghetti”, si celebra il 9 novembre, questa volta le premiazioni si terranno presso il Centro Informazione e Documentazione e non presso il teatro aziendale. Sono premiati con fronda d’oro Narciso (Ciccio) Monte, con medaglia d’oro Cappelletto Giovanni, Lorenzo Revelant e Arrigo Bertossi. Ci sono anche sei medaglie d’argento e otto di bronzo.

1981. Diciassettesimo congresso il 25 ottobre. Fronda d’oro per Paolo Venturelli, oro per Ferruccio Corte, Luigi Francescato, Silvano Musuruana, Graziano Zaninello, nove medaglie d’argento e dieci di bronzo. Le premiazioni stavolta si svolgeranno presso la stessa mensa aziendale ove si tiene anche il rinfresco. I donatori iscritti al GADAS al 31.12.1980 sono 620 con 390 attivi e 528 donazioni effettuate nell’anno.

1982. Il giorno 27 marzo si tengono le elezioni per il rinnovo del direttivo. Il 16 aprile i nuovi eletti attribuiscono le cariche: sono riconfermati il presidente D’Alì, il vice Valerio, i consiglieri De Zottis e Tessarin, entrano a far parte Piergiorgio Cantarutti, Ennio Selva, rientra Alessandro Baronchelli, segretario Franco Mauro.

Il diciottesimo congresso si celebra il sette novembre presso il CID, pranzo presso la solita mensa aziendale, premiati: fronda d’oro, Giovanni Normanni, medaglia d’oro, Nestore Del Bianco, Renato Mauro, Severino Rocchetto, Ennio Selva, consegnate anche dieci medaglie d’argento e otto di bronzo.

1983. Il congresso, indicato come ventesimo, motivando questo aggiornamento con il fatto che nel 1968 lo stesso non si è tenuto e quest’anno ricorre il ventennale della costituzione del GADAS, per cui le due cose sono fatte coincidere, si celebra in due giorni, il tre ed il quattro di settembre, allestendo un chiosco presso il campetto di calcio del ricreatorio adiacente alla Chiesa Parrocchiale.

I premiati sono due con fronda d’oro, quattro con medaglia d’oro, cinque d’argento e undici di bronzo. Non è possibile risalire ai nomi dei premiati. Dal 1981 la SAICI diventa Chimica del Friuli.

L’attenzione verso il GADAS, pur sempre economicamente importante, comincia a modificarsi nel senso che già da tempo le varie direzioni aziendali, pur apprezzando l’opera sociale ed umana, non si curano di interferire o di manifestare interesse, come un tempo, nell’ambito organizzativo.

1984. Vi sono delle variazioni nei membri del direttivo: al posto di Baronchelli subentra Giannino Schiaulini, si aggiungono Giuliano Canciani, Vittorio Brusa, Edo Soardo, ed il segretario è Antonino Corrado.

E’ organizzata per il giorno tre giugno, una festa con la partecipazione di donatori familiari e simpatizzanti, presso un centro poderale dell’Azienda Agricola TORVIS, ex SAICI, denominato “Agenzia n° 5”. La festa riesce molto bene con una grande partecipazione.

Il ventunesimo congresso si celebra il 16 settembre presso il “Circolo Culturale”, l’attuale ricreatorio, adiacente alla Chiesa, allestendo all’esterno dei chioschi. Il GADAS ormai non è più aziendale e marcia con le proprie gambe. Sono premiati con fronda d’oro due donatori, otto con medaglie d’oro, nove d’argento e cinque di bronzo. Anche stavolta non è possibile risalire ai nomi dei premiati.

1985. Rinnovo delle cariche sociali il 30 marzo. L’otto aprile il nuovo consiglio attribuisce le mansioni: Sono riconfermati D’Alì, Valerio, rispettivamente presidente e vicepresidente, pure i consiglieri De Zottis, Tessarin, Brusa, Canciani, Cantarutti, Soardo e Schiaulini, segretario Antonino Corrado.

Quest’anno si organizza il trenta giugno, a Malisana, un incontro, in collaborazione con la Società Sportiva Malisana, tra donatori e cittadinanza tutta presso la “Festa della Birra”, nel campo sportivo della frazione.

“Festa del Donatore” di seguito al “Perdon dal Tor” di ferragosto, utilizzando le strutture esistenti, molta pioggia ma tanta allegria.

Si celebra il congresso, il ventiduesimo, il 31 ottobre presso il Centro Informazioni e Documentazioni concesso in uso dalla Chimica del Friuli (ex SAICI). Il momento conviviale e le premiazioni si svolgono nello stesso luogo. Sono consegnati: una fronda d’oro a Marino Zamaro, le medaglie d’oro a Mario Baronchelli, Guido Moretto, Alessandro Musiello, Claudio Turco, Bruno Turolo, Gianpaolo Buttus, Severino Canciani, Giovanni Cecotti, sei medaglie d’argento e sette di bronzo.

1986. Anche quest’anno, visto il successo precedente, il 5 luglio si organizza presso il campo sportivo di Malisana in occasione della festa della birra, una grigliata per tutti. Il ventitreesimo congresso si tiene il 26 ottobre tutto presso il CID, pranzo compreso.

Premiati con fronda d’oro Graziano Zaninello e Luigi Mauro, con medaglia d’oro Salvatore Filippelli, Albano Bertossi, Dino Cicuto, Paolo Taverna Turisan, Ottelio Gransinigh, Franco Bulzich, Renato Tantin, Alfredo Pradal, inoltre sono conferite cinque medaglie d’argento e nove di bronzo. Tradizionale brindisi di fine anno. Dimissioni del segretario Antonino Corrado, sostituito da Ennio Selva.

1987. Festa del donatore il 29 e 30 agosto di seguito al “Perdon dal Tor”, grande successo e partecipazione della popolazione.

Ventiquattresimo congresso il 15 novembre con conferimento della medaglia d’oro con fronda a Nestore Del Bianco, Ottavina Lollis, Achille Tomba, medaglia d’oro a Giannino Schiaulini, Renato Pradal, Lugi Fantin, Edo Stroppolo, Danta Savorgnan, Bruno Baldin, Marino Bertossi, Tiziano De Lazzaris, consegnate anche otto medaglie d’argento e tre di bronzo.

Anche quest’anno scambio di auguri conviviali il 19 dicembre.

1988. Scade il mandato del direttivo e si indicono nuove elezioni per il giorno 26 marzo, probabilmente mai effettuate.

L’otto dicembre si celebra il venticinquesimo congresso, i premiati sono numerosi: medaglia d’oro con fronda per Piergiorgio Cantarutti, Ferdinando Del Colle, Bernardino Letta, Alessandro Musiello, Francesco Massarelli, Claudio Mazzero, Ennio Selva, Flaviano Sguassero, Sergio Lucchetta, Ercole Candotti, Graziano Paronitto, medaglia d’oro per Ernesto Tuniz, Graziano Chiccaro, Nerino Cristin, Aldo Del Negro, Franco Di Marco, Nicola Ceglia, Aldo tessarin, Silvano Cantarutti, Renzo Parmisan, vi sono, inoltre, quattro medaglie d’argento e tredici di bronzo.

Da ora in poi non si trovano più notizie o verbali che raccontino l’attività del GADAS anche se in pratica lo stesso ha continuato ad operare con attività di propaganda, congressi e partecipazioni a riunioni con FIDAS regionale. Un mandato di presidente FIDAS, credo due anni, è stato svolto da Giuseppe D’Alì, ormai consolidato presidente GADAS. A conferma di quanto sopra detto ritengo sia giusto riportare di seguito i donatori benemeriti che sono stati premiati negli anni successivi.

1989. Ventiseiesimo congresso del 19 novembre. Premiati: Paolo Venturelli con targa d’argento per aver raggiunto le cento donazioni, con fronda d’oro (settanta donazioni) Ernesto Baldin, Giovanni Ceccotti, con medaglia d’oro (cinquanta donazioni) Giuseppe Sorato, Claudio Bertossi, Stefano Paino, Amedeo De Lazzaris. Vi sono, inoltre, sei medaglie d’argento (trentacinque donazioni), otto di bronzo (venticinque donazioni), nove diplomi di benemerenza (dieci donazioni).

1990. Ventisettesimo congresso dell’11 novembre. Il GADAS ora conta 630 iscritti, di cui 410 donatori attivi.

Nuovo parroco di Torviscosa don Elio Romanutti di Percoto, sostituisce Don Armando Bassi, donatore di sangue, che condurrà la Parrocchia di san Giuseppe, a Udine.

Premiati con fronda d’oro Severino Canciani e Franco Fiorido, con medaglia d’oro Roberto Caissutti, Orfeo De Corte, Fabrizio Lucchetta, Anita Musiello, Maria Marcuzzi, Sergio Segatto, Olivo Titton. Quattro medaglie d’argento e cinque di bronzo.

1991. Ventottesimo congresso del 24 novembre. Premiato con targa d’argento Zamaro Marino, con fronda d’oro, Albano Bertossi, Marino Bertossi, Edo Stroppolo, Bruno Turolo, Alfredo Pradal, Renato Pradal, Franco Bulzich, con medaglia d’oro Gianfranco Monte, Renato Strizzolo, Oddone Turchetti, Marco Tushar, Paolo Carnello, Enrico Massarelli, Stefano Musiello. Nove medaglie d’argento e cinque di bronzo.

1992. Nuovo sindaco a Torviscosa, Dino Merlo, dal 21 giugno.

Ventinovesimo congresso il 29 novembre. Premiati con fronda d’oro, Aldo Tessarin, Ernesto Tuniz, Aldo Del Negro, Franco Di Marco, Stefano paino, Giannino Schiaulini, con medaglia d’oro Rino Zentilin, cinque medaglie d’argento e sei di bronzo.

1993. Il GADAS organizza, presso il CID, incontri con le scuole con la presenza del medico Dr. Forchì Giuseppe e l’ausilio di filmati.

Trentesimo congresso del 21 novembre. Premiati con targa d’argento Sergio Lucchetta, con fronda d’oro Nerino Cristin, Amedeo De Lazzaris, con medaglia d’oro Rudi Contebonin, Sergio Gallo, Edoardo Pitta, Enrico Pradal, Carmine Tafuri. Sei medaglie d’argento e sei di bronzo.

1994. Quest’anno, in seguito alle istanze presentate, il GADAS, ai sensi della Legge 266/1991, art. 6, con delibera della Giunta Regionale n° 4888 del 20.10.1994 e successivo decreto n° 595/AS dello 09.11.1994, è iscritto nel Registro Regionale provvisorio delle associazioni di volontariato previsto dalla legge suddetta, istituito con deliberazioni della giunta nel 1993.   Trentunesimo congresso del 20 novembre. Premiati con targa d’argento Ercole Candotti, Graziano Paronitto, Alessandro Musiello, con fronda d’oro Tiziano De Lazzari, con medaglia d’oro Pietro Battistella, Eliseo Sesso. Tre medaglie d’argento e due di bronzo.

1995. Nuovo sindaco a Torviscosa, dal 24 aprile, l’architetto Roberto Duz.

Trentaduesimo congresso del 26 novembre. Premiati con targa d’argento Marino Bertossi, Francesco Massarelli, Stefano Paino, con fronda d’oro Fabrizio Lucchetta, Enrico Massarelli, Dante Savorgnan, con medaglia d’oro Giancarlo Marcatti, Giuseppe Malacrea. Dodici medaglie d’argento e dieci di bronzo.

1996. Da quest’anno a condurre la Parrocchia di Torviscosa c’è Don Luigi Regeni di Marano Lagunare.

Trentatreesimo congresso del 24 novembre. Premiati con targa d’argento Ernesto Tuniz, con medaglia d’oro Franco Mauro, Rino Merlo, Dorino Marcatti, Romeo Titton, Rodolfo Zamaro. Ci sono anche due medaglie d’argento e sette di bronzo.

1997. Con Decreto n° 295 dello 02.10.1997 la Giunta Regionale ha disposto l’iscrizione del GADAS nel Registro Generale delle Organizzazioni di Volontariato, con il numero 227, nei settori: “Sociale, Culturale, Tutela dei diritti civili ed attività innovative”.

Trentaquattresimo congresso del 30 novembre. Premiati con targa d’argento Enrico Massarelli, Renato Pradal, con fronda d’oro Renato Strizzalo, Marco Tushar, con medaglia d’oro Daniele Lucchetta, Francesco Martorana, Fabiano Moimas. Seguono cinque medaglie d’argento e tre di bronzo.

1998. Il tre giugno, la Presidenza della Giunta regionale, con lettera prot. 210/vol./98-6 comunica che gli organismi di volontariato iscritti nel registro regionale delle organizzazioni di volontariato, sono “in ogni caso considerate O.N.L.U.S” ossia Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale.

Trentacinquesimo congresso del 29 novembre. Premiati con targa d’argento Aldo Del Negro, con fronda d’oro Rino Zentilin, con medaglia d’oro Roberto Baldassi, Stefano Chiccaro, Paolo Cortesia, Dino Marchesin. Seguono quattro medaglie d’argento e due di bronzo.

1999. Trentaseiesimo congresso del 5 dicembre.

Premiati con distintivo d’argento per aver superato la soglia delle 100 donazioni Sergio Lucchetta, Valerio Olivo, Stefano Paino, con targa d’argento Ennio Selva, Amedeo De Lazzari, con fronda d’oro, Rudy Contebonin, Elseo Sesso, con medaglia d’oro, Guglielmo Antonutti, Armando Boselli, Ottavio, Sguazzin, Renzo Tomba, Fulvio Monte. Inoltre sono assegnate quattro medaglie d’argento e nove di bronzo.

2000. Trentasettesimo congresso del 26 novembre. Premiati con fronda d’oro Pietro Battistella, Giuseppe Malacrea, Giancarlo Marcatti, Fulvio Monte, Gianfranco Monte, Edoardo Pitta, Oddone Turchetti, Rodolfo Zamaro, con medaglia d’oro, Addo Cecchini, Giorgio Iacuzzo, Marisa Licen, Giuseppe Mottes, Maddalena Passero, Sergio Rizzo. Cinque medaglie d’argento e nove di bronzo.

2001. Trentottesimo congresso del due dicembre.

Premiati con distintivo d’argento Enrico Massarelli, Alessandro Musiello, con fronda d’oro, Carmine Tafuri, con medaglia d’oro, Danilo Allegro, Ermes Cappellesso, Roberto Gransinigh. Seguono otto medaglie d’argento e cinque di bronzo.

2002. Trentanovesimo congresso del 24 novembre. Premiati con distintivo d’argento Enrico Massarelli, con fronda Paolo Carnello, Fabiano Moimas, con medaglia d’oro, Daniele Cargnelutti, Pier Paolo Guerra. Vi sono anche sei medaglie d’argento e una di bronzo.

2003. Quest’anno è contraddistinto da iniziative, ormai inderogabili, tese a regolarizzare l’Associazione secondo le più recenti normative riguardanti le associazioni di volontariato. Dopo una lunga preparazione, con l’ausilio di un professionista, il giorno 26 settembre sono convocati 239 soci aventi diritto a votare per partecipare ad un’assemblea generale per una modifica integrale dello statuto e del regolamento risalenti al 1963. La partecipazione, tra presenti e deleghe è di 100 soci che approvano unanimi.

Il quarantesimo congresso si celebra il trenta novembre presso il CID concesso dalle Industrie Chimiche Caffaro, nuovo proprietario e durante lo svolgimento dello stesso si tengono le votazioni per il rinnovo degli organi statutari del GADAS. Sono premiati con fronda d’oro, Stefano Chiccaro, con medaglia d’oro Corrado Cesaro, Daria Ontani, Enzo Sesso, Ivano Tomba, seguono due medaglie d’argento e quattro di bronzo.

2004. Il giorno sette gennaio è convocato il neo eletto consiglio di amministrazione per l’attribuzione delle cariche sociali che sono così distribuite: presidente Aldo Tessarin, vice presidente Sergio Lucchetta, consigliere con funzioni di segretario e tesoriere, Piergiorgio Cantarutti, consiglieri: Ennio Selva, Giuseppe D’Alì, Rino Venturelli e Carmine Tafuri, revisori dei conti, Gianfranco De Zottis, Paola Carpin, Enea Baldassi, probiviri, Frediano Baldin, Ottelio Gransinigh, Evaristo Mazzero. Durante la riunione del consiglio direttivo del 3 novembre, si decide di nominare il Cav. Giuseppe D’Alì, attualmente consigliere, presidente emerito a vita della nostra associazione.

Il quarantunesimo congresso si celebra il 21 novembre premiando con targa d’argento Nerino Cristin, Renato Strizzalo, con fronda d’oro, Pier Paolo Guerra, Marisa Licen, Giuseppe Mottes, con medaglia d’oro, Davide Bertossi, Umberto Grosso, Andrea Ongaro, Rino Venturelli. Sono conferite anche tre medaglie d’argento e due di bronzo.

2005. Nuovo Parroco a Torviscosa, Don Luca Anzilutti.

Varie iniziative promozionali. Il quarantaduesimo congresso quest’anno si celebra a Malisana il quattro settembre in concomitanza con la festa del Patrono locale utilizzando le strutture allestite per la festa paesana. In tale occasione si svolge anche formalmente l’assemblea generale.

Sono premiati con fronda d’oro, Daniele Cargnelutti, con medaglia d’oro Maurizio Bragagnin, Roberto De Corti, Gianni Mauro, Giuliano Vrech. Sono conferite anche quattro medaglie d’argento e quattro di bronzo.

2006. Il quarantatreesimo congresso-assemblea si tiene il 22 ottobre presso la chiesa parrocchiale e l’adiacente ricreatorio parrocchiale, gentilmente concesso dal parroco Don Luca Anzilutti. Sono premiati con targa d’argento Tiziano De Lazzari, con fronda d’oro Danilo Allegro, Ivano Tomba, con medaglia d’oro Alberto Bedon, Marco D’Alì, Ennio Malisan, Paolo Mauro. Seguono tre medaglie d’argento e quattro di bronzo.

2007. Quarantaquattresimo congresso il 28 ottobre sempre presso la chiesa e ricreatorio parrocchiali. Premiati con targa d’argento Franco Bulzich, Severino Canciani, Pier Paolo Guerra, Fulvio Monte, Edoardo Pitta, Eliseo Sesso, con fronda d’oro Dorino Marcatti, Franco Mauro, Andrea Ongaro, Rino Venturelli, medaglia d’oro per Stefano Baldin, Giulio Budai, Fabio Rossi, seguono tre medaglie d’argento e tre di bronzo.

2008. Il consiglio si riunisce il nove gennaio per organizzare le nuove elezioni per il rinnovo dello stesso che si terranno il 22 febbraio.

Successivamente il nuovo consiglio si riunisce il tredici marzo ed assegna le cariche: presidente è riconfermato Aldo Tessarin, vicepresidente la giovane Sara Antonutti, consigliere e segretario riconfermato Piergiorgio Cantarutti e tesoriere il riconfermato consigliere Ennio Selva.

Gli altri consiglieri sono Clara Clarotti, Rino Venturelli e Monica Zanfagnin. Revisori dei conti Enea Baldassi, Samuel Tomba, Alessandro Vetrano, probiviri Frediano Baldin, Franco Marcatti, Evaristo Mazzero. Collaboratore Salvatore Filippelli. Sergio Lucchetta, non rieletto, continuerà a partecipare alle attività di rappresentanza con il labaro svolgendo la funzione di alfiere.

IL quaran